Con il doppio intento di pubblicizzare le sue testate e di dare sfogo alla propria passione per le competizioni automobilistiche, Giusti decise di realizzare una vettura completa partendo dalla base della paciosa Fiat 500 "Topolino".

La "Sport" fu quindi la prima vettura completa prodotta con marchio Testadoro, nel 1947. Montava il motore Fiat della "Topolino", della quale conservava, oltre al basamento originale, tutte le le altre componenti meccaniche. Ovviamente il motore era dotato della testata che era la specialità della Casa dell’Auto, con valvole radiali e camere emisferiche, portato a 660cc. Anche il telaio era quello originale della “Topolino”, anche se aggiornato e “ribassato”, secondo le pubblicità dell’epoca.

La “Sport” partecipò a varie corse, compreso il Circuito di Varese del 1947.

La "Sport", come spesso accade per le opere prime, risulta stilisticamente confusa e quasi "barocca", con un numero di aperture, prese d'aria e feritoie quasi da record dei primati. Molto particolare la vista laterale con le quattro feritoie rettangolari che alleggeriscono la barte bassa della fiancata, la quale è più larga rispetto alla linea di cintura e confluisce senza soluzione di continuità nei passaruota. 

Il frontale, anch'esso caratterizzato da molte aperture e vuoti, ha la parte centrale prominente e del tipo a "spartivento", stilema tipico delle Fiat della seconda metà degli anni '30 (e che, a causa del fermo nella produzione dovuto alla seconda guerra mondiale, sono rimaste in produzione fino alla fine dei '40), introdotto dalla Fiat 1500 6 cilindri prima e dalla "nuova 1100" poi.

Proprio il volume della parte centrale del frontale appare "slegato" dai volumi lineari, anche se un poco impacciati, della vettura.

La "Sport", infine, introduce lo stilema delle due grandi prese d'aria che caratterizzeranno la prima parte della produzione Testadoro fino alla "Drin Drin". In seguito, visto anche il legame con Zagato, le testadoro saranno caratterizzate da un'unica calandra centrale.